hjurapánnu
Per lo ‘straccio da cucina’ sono in uso nelle parlate calabresi meridionali
vari termini risalenti alla base χειρ-: hjéri, hjeréḍḍa, ahhjéri
(< ἐγχείριον), patrimonio comune dell’area alloglotta e dell’entourage
romanzo (NDDC, 347).
Hjurapànnu s.m. ‘cencio, straccio’ < gr. χειροπάννι è in uso invece
nel reggino e nella piana di Gioia, non a Bova, dove hanno resistito
più a lungo i composti hjerómulo ‘manipolo, fascio di grano’;
hjerómilo ‘mulino a mano’ (χειρόμυλον), hjeromúrtaro ‘pestello del
mortaio’ (*χειρομούρταρο), jieròsteno ‘cardo, pettine di ferro per
cardare il lino’ (χειρόκτεινον), hjerosìcli ‘manico di secchio’
(χειροσίτλι), hjeròvolo ‘mazzetto o manipolo di lino’ (χειρόβολον),
tutti nelle varietà romanze finitime.
Questo manipolo di esempi si può ampliare: molti altri relitti greci,
sconosciuti al grecanico, sono incorporati nel lessico calabroromanzo
delle varietà a sud della strozzatura Lamezia-Squillace.
Un elemento che maggiormente dovrebbe agire in senso conservativo,
cioè la diversità strutturale della varietà alloglotta rispetto alle
parlate romanze dell'anfizona, ha perso gran parte della sua efficacia
in seguito alla formazione di un diasistema che avvicina il grecanico
ai dialetti romanzi, peraltro fortemente grecizzati nel lessico e nella
morfosintassi. Una conferma è nel fatto che gli ultimi parlanti della
Bovesia non sono sempre in condizioni di distinguere, nell’ambito
del proprio repertorio lessicale, il greco dal romanzo.
Ed è significativo che il bovese Ferdinando D’Andrea (1903-1996),
dottore in Agraria, abbia prodotto un ricco Vocabolario greco-calabro-italiano
della Bovesia, con apparato fraseologico e note etimologiche dal
greco antico, medievale e moderno e riferimenti comparativi col grico
di Terra d’Otranto, pubblicato postumo a cura del nipote
(D’Andrea, 2003), che dal titolo promette un repertorio lessicale grecanico,
ed invece è un vocabolario romanzo.
Fonte: Paolo Martino, Calabro-grecismi non bovesi
giovedì 29 marzo 2018
sabato 24 marzo 2018
Geostoria linguistica della Calabria di Trumper
Geostoria linguistica della Calabria di John Bassett Trumper (Università della Calabria) è un opera pubblicata nel 2016 per Aracne Editrice (Ariccia - Roma) è un'opera da "addetti ai lavori" in 8 capitoli e oltre 340 pagine in cui si fa una analisi delle origini linguistiche della Calabria.
Si passa da una descrizione linguistica della Calabria nel primo capitolo, ad una descrizione della stratificazione linguistica della Calabria antica nel secondo capitolo..
..per poi descrivere l'osco e il greco in Calabria nei successivi due.
Dal capitolo V si delinea una mappa linguistica prendendo in considerazione gli idronimi.
Nel Capitolo VI si parla di longobardismi, nel VII dei venezianismi,degli spagnolismi e degli iberismi
Il capitolo VIII descrive la Calabria linguistica oggi.
In fondo infine non rimangono che delle schede di appronfondimento:
Acquisto del volume: https://www.amazon.it/Geostoria-linguistica-Calabria-Bassett-Trumper/dp/8854890863
Si passa da una descrizione linguistica della Calabria nel primo capitolo, ad una descrizione della stratificazione linguistica della Calabria antica nel secondo capitolo..
..per poi descrivere l'osco e il greco in Calabria nei successivi due.
Dal capitolo V si delinea una mappa linguistica prendendo in considerazione gli idronimi.
Nel Capitolo VI si parla di longobardismi, nel VII dei venezianismi,degli spagnolismi e degli iberismi
Il capitolo VIII descrive la Calabria linguistica oggi.
In fondo infine non rimangono che delle schede di appronfondimento:
- Corrispondenze osco-latine
- Le infinitive nel calabrese mediano e meridionale
- Il toponimo Cosoleto
- Una discussione sull'etimologia di andare
- Sull'etimologia di prìeju, prejare /prijari
- L'uso del perfettivo nella Gerusalemme Liberata di Carlo Cosentino
- L'etimologia di gualanu
- l'etimologia di sàndolo
Acquisto del volume: https://www.amazon.it/Geostoria-linguistica-Calabria-Bassett-Trumper/dp/8854890863
sabato 10 marzo 2018
Cafè: Spunto di italianizzazione
La parola Caffè è una di quelle parole che oggi mostrano l'"italianizzazione" dei dialetti calabresi.
In alcuni contesti dialettali dall'originario "cahè" (una semplice aspirazione) si pronuncia "cafhé" o "cafè" cancellando il carattere dialettale e quindi annullando l'aspirazione sulla lettera effe.
Un altra sentinella dell'evoluzione dialettale verso l'italiano è il passaggio v->g davanti alle vocali o e u. che permette la convivenza di due parole. Per esempio: vurpe e gurpe, paura e pagura.
Tralasciando le trasformazioni fonetiche, quello che subisce più rapidamente l'influenza in una lingua è il lessico e oggi esistono parole come sartu, lucchettu, domandari che si affiancano ai più desueti e antichi: custureri, cardidu, spiari
Fonte:
I dialetti ialiani: Storia stuttura uso, UTET 2003 ristampa ISBN 88-02-05925-X
sabato 3 marzo 2018
Preposizione: banda
La preposizione "banda", categorizzata da Rohlfs come innovazione "neolatina" col significato di "parte", "lato" è una parola che si trova nel settentrione, nel lombardo del mantovano di Solferino embanda al fök , nel romagnolo a Minervio ad bända dal fuk ma anche nel calabrese: "alla banna u focu": 'accanto al fuoco'.
Nel Dizionario di Gerhard Rohlfs troviamo
vanda
(Saggio di un vocabolario calabro-italiano di Lorenzo Galasso, 1924)
banna
(Vocabolario del dialetto calabrese di Luigi Accattatis, Castrovillari 1897)
bânna
(mangone)
banda
(Vocabolario dialettale reggino italiano di Giovanni Malara, 1909)
parte, lato
A Serrastretta: una guancia
Nella raccolta del dialetto catanzarese usati nella zona di Davoli-Soverato di Luigi Corapi
A nuda vanda: in nessun luogo
Giuseppe Antonio Martino nel Dizionario dei dialetti della Calabria meridionale (2016) per vànda traduce:
parte, posto, lato (Buccisani c, Malara Giovanni, Rohlfs Gerhard, Calogero R., Blasi G., Caré P., AA. VV. 1990, Schirripa L., Stancati L. e Violi A. , Delianuova e Melicuccà )
Jiri pe' ja vànda - andare da quella parte
jiri vandi vandi - gironzolare
andare da un luogo all'altro
anche banda
Per la sua origine etimologica ci viene in auto il vocabolario Treccani:
banda intesa come preposizione deriverebbe dal provenzale banda e a sua volta probabilmente dal latino medievale banda nel senso di partito o fazione
Riporta poi espressioni figurate come : "lasciare (o mettere) da banda; la locuzione "da banda a banda" ovvero: da parte a parte", nel linguaggio marinaresco sarebbe le due parti laterali della nave.
Al plurale: che fai da queste bande? nel senso di dintorni luoghi.
Fonte:
- Grammatica storica della lingua italiana e dei suoi dialetti : SIntassi e formazione delle parole, Rohlfs, 1968
- Nuovo Dizionario dialettale della Calabria, Rohlfs, 1977, p. 750
- http://www.treccani.it/vocabolario/banda1_%28Sinonimi-e-Contrari%29/
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