Lingua osca - Parte 1
Si potrebbe pensare che i dialetti calabresi lessicalmente abbiamo esclusivamente origine latina o greca dimenticando che l'area è stata influenzata anche dai popoli lucani e bruzi parlanti lingua osca, una lingua indoeuropea, delle lingue osco-umbre e molto vicina al latino
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Rohlfs nel Nuovo dizionario dialettale della Calabria esamina e confronta questi linguaggi pre-latini ; il latino albus, libra, probe, tibi corrisponde all'soco alfu, lifra, prufe, tefe. Nella parte più settentrionale della Calabria zolla si dice "gliefa" e si può ragionevolmente pensare che non derivi dal latino "gleba" ma dall'osco "glefa".
Nella Calabria centrale, dove zolla si dice "tifa" deriverà dall'osco "tefa" e non dal latino "teba" dello scritto Marco Terenzio Varrone.
Di seguito alcune parole elencate da Rohlfs che deriverebbero dall'osco:
- àuzinu: ontano
- panica: zolla
- calfa o carfa: ghiro femmina
- vitorra: grande cucchiaio dei pastori
- pazorra: grappolo d'uva
- viscìglia: querciola
- silipu: pianta delle graminacee
- gravina: burrone
- murgia: terreno roccioso in collina
- timpa: balza, rupe
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