sabato 12 maggio 2018

Elenco di vocabolari calabresi ottocenteschi

L'interessante "Guida allo studio dei dialetti calabresi" di Michele De Luca, opera del 2016 edita da Ferrari Editore passa in rassegna numerosi dizionario calabresi valutandone le analisi linguistiche e che partire dal  1862 fino a quello edito nel 1977 da Gerhard Rohlfs: "Nuovo Dizionario Dialettale della Calabria" hanno contrassegnato gli studi di appassionati e studiosi per le lingue della Calabria.

Il primo in ordine cronologico è quello del medico Franscesco Muja: "Vocabolario calabro-mammolese-italiano destinato alla gioventù per apprendere più facilmente a parlare e scrivere con proprietà italiana".
Anno? 1862, e stampato presso la tipografia Siclari a Reggio Calabria.
L'unica copia esistente  è nella Biblioteca Nazionale di Napoli

Quattordici anni dopo nel 1872 Vincenzo Dorsa pstampa presso la tipografia Migliaccio di Cosenza il glossario: "La tradizione greco-latina nei dialetti della Calabria Citeriore" .
Per la ricerca etimologia si appoggia all'opera del linguista francese Charles du Fresne, sieur du Cange: Glossarium mediae et infimae graecitatis, 1688 (Consultabile integralmente nella nuova edizione  del 1883-1887 di L. Favre qui: http://ducange.enc.sorbonne.fr/ )




Già ai tempi l'autore notava l'uso di "v" al posto di "b", l'uso della gutturale χ (chi greca) o h latina.
Registra una quasi totale assenza del scuono "sci"  eccetto che l'area di Rossano (CS).

Dopo 8 anni Vincenzo Severini pubblica a Castrovillari il suo "Prontuario Moranese-italiano ed italiano-moranese di 400 vocaboli di cose domestiche, scienze, arti e mestieri".
Nel 1885, cinque anni dopo, Teodoro Cetraro pubblica "Ricerche etimologiche su mille voci e frasi del dialetto calabro-lucano.
Un anno dopo è il turno di Francesco Scerbo "Sul Dialetto Calabro" sul dialetto di Marcellinara (CZ) .La sua opera si suddivide in due parti: la prima dedicata alla linguistica e la seconda un vero e proprio vocabolario.

Il primo vocabolario sul dialetto della città di Reggio viene pubblicato nel 1886 da Cesare Morisani: "Vocabolario del dialetto di Reggio Calabria colle corrispondenti parole italiane" mettendo in particolare risalto le parole relative alla lavorazione del Bergamotto. Il noto filologo Gerhard Rohlfs purtroppo non ne era a conoscenza di questa opera.

Il primo vocabolario sulla città di Cosenza viene pubblicato da Antonio D'Andrea nel 1890: "nuovo saggio di nomenclatura calabro-italiana ad uso delle scuole di Calabria Citeriore"



L'anno successivo è il turno del vibonese e di tutta la calabria media; Salvatore Mele pubblica: "L'ellenismo nei dialetti della Calabria Media" edito nella tipografia di F. Raho a Monteleone (oggi VIbo Valentia).



Dal 1895 al 1898 abbiamo la pubblicazione di 3 vocabolari: quello di Raffaele Cotronei: "Vocabolario del dialetto catanzarese" (1895),  quello del maestro elementare Domenico De Cristo: Vocabolario calabro-italiano (1895-1897) che lo pubblicò a Napoli a sue spese nell'arco di due anni. Si concentra sui dialleti della Piana di Gioia Tauro, in particolare di Cittanova.


Il terzo è quello del consentino Luigi Accattatis: "Vocabolario del dialetto calabrese: casalino-apriglianese" che si concentra sul comune di Aprigliano e sui casali nella periferia di Cosenza.
Questa fu l'ultima e più grande opera ottocentesca in materia di linguistica calabrese addirittura l'intento di Accattatis era di: "... un'analisi del suo (dialetto apriglianese) evolversi attraverso il divenire dei secoli. ... L'unicità di questa ricerca è che affonda le radici nel lontano Seicento...".








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