giovedì 30 novembre 2017

Carta dei dialetti d'Italia e isoglosse


La carta dei dialetti d'Italia in breve CDI, fu una carta redatta da Giovanni Battista Pellegrini nella sua omonima opera del 1977




 Consultabile Qui  e già vista nel video del linguista Trumper Qui
Come si presenta la carta per la Calabria?

Carta dei dialetti d'Italia - Calabria

La parte più in evidenza la suddivisione colorata della regione in due aree, come già abbiamo scritto in passato: la macrosuddivisione in dialetti meridionali intermedi e meridionali estremi


La seconda macro-suddivisione  sono le linee continue rosse affiancate da un numero: le cossidette isoglosse (Vista una prima volta nei Punti d'indagine ALI):

"Un'isoglossa è una linea che, su una carta geografica , "delimita" la zona di un territorio che condivide un tratto linguistico comune, di qualunque tipo esso sia:lessicale, fonetico (in questo caso alcuni usano il termine isofona), morfolofico o sintattico"

 Le isoglosse che attraversano la Calabria sono la:
  • 23 Limite dell'area Lausberg (Affrontato )
  • 24 Limite del vocalismo siciliano
  • 25 Limite meridionalei di -ə in Puglia ed in Calabria (Schwa)
  • 28 Conservazione di nd e mb nel Salento ed in Calabria
  • 29 Limite della mancaza di passato prossimo in Calabria
  • 30 Limite della mancanza di infinito in Calabria

In evidenza le isoglosse del territorio calabrese





Fonti:
Carta dei dialetti d'Italia di Giovan Battista Pellegrini, 1977
Wikipedia https://it.wikipedia.org/wiki/Isoglossa consultata il 25-11-2017

sabato 25 novembre 2017

Corretta trascrizione fonematica

La fonematica è la parte della linguistica che studia i fonemi di una lingua.

Il fonema è il suono costituente un'unità fonologica dotata di carattere distintivo, che permette cioè di individuare almeno due parole di sign. diverso (in italiano "p" e "l" sono due f. perché consentono di realizzare due parole distinte come pino e lino.

Dopo questa breve descrizione enciclopedica di fonematica e fonema possiamo iniziare a comprendere il paragrafo "Corretta trascrizione fonematica" della "Guida allo studio dei dialetti calabresi" di Michele De Luca.

Nel paragrafo si tratta appunto che chi scrive in dialetto deve sempre stare attento alla corretta grafia e a cui non si sottrae neanche Gerhard Rohfls. 

Egli prova ad analizzare l'origine etimologica del nome di un quartiere di Reggio Calabria:








In questo caso l'autore fa risalire la parola ad un origine "colta" : ermafrodito. Secondo De Luca questo avrebbe poco a fare con la tradizionale calabrese. 
La deduzione di Rohlfs potrebbe essere una svissta, una pronuncia imprecisa dell'interlocutore, una voce dialettale in parte italianizzata, un idiotismo fonetico, ma anche un refuso tipografico.

Conclusione?
Gli errori generano altri errori e si moltiplicano con facilità perché copiati!
Chi è appassionato di linguistica, ed in dettaglio di fonetica, etimologia etc... ma anche semplicemente vorrebbe scrivere correttamente in dialetto deve stare attento alle insidie di una lingua prettamente orale.




Fonti:
Corriere.it  http://dizionari.corriere.it/dizionario_italiano/F/fonematica.shtml
Corriere.it  http://dizionari.corriere.it/dizionario_italiano/F/fonema.shtml
Guida allo studio dei dialetti calabresi -  Michele De Luca